Il monumentale complesso gnomonico della chiesa di San Martino
La principale caratteristica del complesso gnomonico della Chiesa di San Martino è la sua dimensione, perché con i suoi 36 mq. di superficie pittorica è certamente uno dei più grandi quadranti solari d'Italia.
Venne realizzato nel 1783 e, come recita la data nel cartiglio superiore, ultimato il giorno "XI genaro 1783", probabilmente dal gesuita Francesco Luini del quale si hanno attestazioni della sua presenza a Maccagno proprio in quegli anni.
L’impianto è costituito fondamentalmente da tre orologi solari, che formano un unico complesso raccolto su una cartella dipinta a simulare una gigantesca pergamena.
A dominare la composizione è un grande orologio riportante il sistema orario alla "francese", con suddivisione oraria in ore, mezz'ore e quarti d'ora, a tacche e numeri romani.
Al di sotto di questo si trovano rispettivamente a sinistra un orologio con sistema detto "babilonico” e a destra il suo complementare con sistema detto "italico", entrambi con numeri romani.
Tutti e due sono caratterizzati daIl’ "usum campanae", ovvero dal fatto che le linee orarie sono sfasate di mezz’ora, rispetto ai normali sistemi per permettere di determinare con maggiore precisione il momento dell'Ave Maria.
Questi due orologi sono completati dalle iperboli solstiziali ovvero dalle due curve ideali che si formano congiungendo gli estremi delle linee orarie e che, come evidenziato dal rispettivi simboli, marcano il passaggio dell’ombra nel giorni dei solstizi.
La curva superiore, col simbolo del capricorno, è percorsa dall’ombra il 23 dicembre.
La curva inferiore, col simbolo del cancro, è percorsa dall’ombra il 21 giugno.
Ma cosa indicano di diverso questi orologi rispetto ad un orologio moderno?
Le ore babiloniche sono le ore di luce trascorse dall'alba e le italiche le ore di luce trascorse dal tramonto precedente.
Le ore alla francese, precorrono il sistema attuale con la differenza che sono riferite al tempo vero locale mentre i nostri orologi ci danno un’ora convenzionale che, per tutta Europa, ha come riferimento il meridiano che passa 15° ad Est di Greenwich. Quando è mezzogiorno sui nostri orologi in realtà mancano ancora 25 minuti al mezzogiorno di Campagnano.
Altro particolare che rende unica quest’opera e il cartiglio dipinto a cavallo della linea meridiana.
Su di esso sono riportate, oltre alla data cli realizzazione e alla firma dell’autore, le istruzioni per la corretta lettura dello strumento.
Come si leggono le informazioni riportate sugli strumenti?
Le ore babiloniche ed italiche si leggono tenendo conto della posizione dell’ombra dell’estremità dello stilo.
Le ore francesi si leggono tenendo conto della direzione dell’intera ombra dello gnomone; i calendari, invece, dalla posizione dell’indice a sfera sullo gnomone rispetto alle demarcazioni.
L’orologio "alla francese" funziona per mezzo di uno gnomone polare, di 2,70 m di lunghezza, e parte dal naso di un sole dal volto umano che fa capolino da sotto il ricciolo della pergamena.
Sorretto da una coppia di mensole che ne aumentano la rigidità, è corredato da due indici a sfera che fanno funzionare due diversi calendari inseriti in corrispondenza della linea meridiana:
Il primo e più piccolo, in alto, riporta un calendario mensile codificato dall'autore con un suo proprio sistema a lettere dell'alfabeto - partendo dal mese di Giugno con la lettera A per finire a Maggio con la N - rispettando comunque gnomonicamente il cambio di data mensile;
il secondo, appena sotto al primo, riporta il calendario zodiacale completo e la graduazione relativa alle altezze del sole ogni 5 giorni.
Cos’è la GNOMONICA?
La GNOMONICA è l’arte e la scienza di costruire i quadranti solari.
Cos’è il TEMPO VERO?
Il TEMPO VERO, detto anche "solare, e riferito alla posizione del sole, così come il "giorno solare" corrisponde all’intervallo di tempo intercorso tra due culminazioni successive del sole su uno stesso meridiano. Il Tempo Vero, per motivi astronomici, non è costante, cioè i "giorni solari" durante |’anno presentano variazioni cicliche.
Cose la MERIDIANA?
La MERIDIANA è la linea a piombo corrispondente alle 12 di Tempo Vero e indica la culminazione del sole a Sud.
Fino alla fine del XIX secolo forniva il segnale orario.
Impropriamente il termine viene spesso utilizzato per indicare quelli che generalmente sono orologi solari o quadranti solari (come ad esempio questo della Chiesa di S. Martino).
Tratto da: TRACCE DI STORIA, foglio illustrativo edito dal Comune di Maccagno.